La Presidente Maristella Mura apre i festeggiamenti per i 70 anni del Club

Sassari, 6 febbraio 2019

Autorità civili religiose e militari, Signora Governatore, Autorità rotariane, carissimi amici rotariani, Signore e signori, innanzi tutto vorrei ringraziarvi tutti per essere qui con noi stasera a celebrare questo importante anniversario del nostro Club; siamo fieri in quanto è stato il primo della Sardegna. Vorrei ringraziare in particolare il padrone di casa, il nostro Sindaco dott. Nicola Sanna che ci ospita in questo Teatro Civico tanto caro a noi sassaresi.

Saluto inoltre e ringrazio per la sua presenza il dott. Carlo Baggi Sisini discendente dell’ing. Francesco Sisini fondatore del Club. La sua famiglia ha sempre generosamente mantenuto la tradizione del premio ing. Francesco Sisini – Parajo d’Oro – istituito dal club in memoria del loro illustre antenato. Un settantennio non è un anniversario qualunque. Dobbiamo volgere lo sguardo indietro al 1949, a pochi anni dalla fine di una guerra distruttiva, mentre la città si stava risollevando e riprendendo la vita normale, pur nelle difficili condizioni di tanta parte della popolazione.

Nel 1947 aveva ripreso le pubblicazioni la Nuova Sardegna e l’anno prima c’erano state le elezioni politiche ed era sindaco Oreste Pieroni chiamato il sindaco dei fiori per la sua battaglia per abbellire Sassari che si avviava a raggiungere i 70.000 abitanti come avrebbe certificato il censimento del 1951. Faticosamente la città spalava le macerie della guerra e guardava al futuro. Credo che debba rappresentare un motivo di orgoglio e stimolo pensare che un gruppo di nostri concittadini, variamente inseriti nel mondo delle professioni, della scuola e dell’Università abbia allora trovato la volontà, lo spirito di iniziativa, l’entusiasmo per dare vita a questo club impostando programmi e progetti.

Talvolta le combinazioni della vita sono particolari ed è capitato che presidente del club in questo anniversario fossi io che ho una appartenenza non recentissima ma neanche di molti anni tanto è vero che la storia del club di Sassari ve la proporrà fra breve l’amico Carlo Delfino fra i soci di più antica appartenenza e che, essendo un editore, ha curato molte pubblicazioni inerenti al club.

Permettetemi però e penso sia utile di far conoscere cosa è il Rotary, quando e Perché è nato e i motivi che ne hanno determinato la sua condivisione e diffusione, proclamato dall’UNESCO “Il creatore del moderno concetto di servizio e uno dei maggiori movimenti a carattere sociale del XX° secolo”. Per i rotariani fondatori e veterani servirà per ricordare una storia che loro conoscono bene e che è la loro storia, una storia che però non è mai statica ma in continua evoluzione. Per i non rotariani servirà per conoscere casa è il Rotary e tutto ciò che è stato definito in molti modi ma forse una delle definizioni più conosciute e a parer mio molto efficace è quella data dal fondatore Paul Harris nel 1941 e citata da un nostro caro Governatore, il prof. Nanni Corda: “Il Rotary è un modello in miniatura di un mondo di pace che potrebbe essere studiato con profitto da tutte le nazioni”. Pensate all’attualità di questa definizione, dopo quasi 80 anni!

Il Rotary è nato da un’idea che il fondatore Paul Harris, giovane avvocato con studio a Chicago espose a tre giovani uomini d’affari: fondare una nuova associazione basata principalmente sull’amicizia, sullo stare insieme per un sostegno e aiuto reciproco e sul fornire una generosa disponibilità a mettersi tutti insieme al servizio della comunità. Era in quel periodo (1905) e quella città un’impresa quasi eroica. In quel momento Chicago viveva in un clima di violenza, di odio e di sopraffazione, in balia di malavitosi che si riunivano in bande di gangster in lotta per il monopolio delle loro losche attività. Paul Harris con altri tre amici – il commerciante di carbone Silvester Schiele, il sarto Hiram Shorey, l’ingegnere minerario Gustav Loehr – fondò così il 23 febbraio del 1905 il primo club. .Dopo quello nato a Chicago si formarono diversi club tanto che nel 1910 erano già 16con 1500 soci, quindi una crescita esponenziale e nel 1912 nacquero i primi club in Europa. In Italia nel 1923 si costituì un club a Milano, seguito da Trieste per poi diffondersi in tutta Italia. In Sardegna il primo fu quindi il nostro club, dopo pochi mesi fu fondato quello di Cagliari, nel 1955 quello di Alghero fino ai 28 di oggi.

Certamente in 70 anni la struttura e la composizione dei club è cambiata, si è adeguata intelligentemente ai tempi, ai nuovi assetti sociali; nel 1989 sono state ammesse le donne.

Questa storica tappa la cito volentieri in presenza di un governatore donna e soprattutto se prima si operava in silenzio nei vari progetti ed obiettivi ora, in un mondo che si basa sulla comunicazione in tutti i suoi multiformi aspetti, bisogna anche, in questo ci ha dato preziose iniziative e input il nostro Governatore, saper comunicare oltre a saper fare!!

Soprattutto abbiamo una forza che ci deve ancor di più motivare: questa forza sono i giovani!

I giovani sono il nostro futuro e la nostra speranza e abbiamo il dovere di trasmettere a loro la nostra esperienza e i nostri ideali basati sull’amicizia che è il primo valore del Rotary; io per prima l’ho constatato e ne ho tuttora dimostrazioni continue sull’etica e sulla correttezza delle relazioni interpersonali, sulla solidarietà per cercare di contribuire tutti per un mondo migliore e di pace. Penso che l’essenza di questi sentimenti l’abbia colta molto bene il caro Mario Virdis, Past President di Oristano, che concludendo una sua bella relazione ha detto: “Il Rotary è una grande famiglia che ha le sue regole, ma è una realtà affascinante che vale la pena di conoscere! Il Rotary è quella grande realtà che consente a ciascuno di noi di contribuire a realizzare il sogno di un mondo migliore”.

Infine permettetemi alcuni affettuosi ringraziamenti, innanzi tutto al maestro Guglielmo De Stasio rotariano e grande e prezioso Amico che con la sua maestria professionale e la sua grande disponibilità ha organizzato la parte musicale di questa serata che vedrà la partecipazione della dott.ssa Carla Moreni vincitrice del premio europeo di critica musicale ‘Aldo Cesaraccio’; la cara amica Eugenia Tognotti che mi ha permesso di ricostruire anche se brevemente uno scorcio della Sassari post bellica, il dott. Pasquale Porcu stimato e brillante giornalista checondurrà questa serata ein ultimo, ma non ultimo, il mio meraviglioso direttivo, Vicepresidente, Segretario, l’infaticabile Prefetto, il Tesoriere, i Consiglieri e tutti gli amici che col loro prezioso contributo hanno permesso la realizzazione di questo evento.

Grazie davvero a tutti e buon Rotary.

Sassari, 6 febbraio 2019

Maristella Mura